Nuovo e atteso album per gli Stella Diana, trio proveniente da Napoli, composto da Dario Torre (voce e chitarra), dal bassista Giacomo Salzano e dal batterista Giulio Grasso, insieme a Rev Rev Rev e Novanta, gruppo chiave dell’universo shoegaze italiano.
’57’, annunciato a inizio aprile, vedrà la luce il prossimo 25 maggio. Album atteso, dicevamo, dopo la pubblicazione di Nitocris, che nel 2016 aveva rivelato le grandi potenzialità della band e li aveva resi noti a un più vasto pubblico, italiano e internazionale.
Dieci sono le tracce che compongono l’album e che ridefinscono ulteriormente il sound del gruppo, che si appropria degli elementi chiave dello shoegaze fino a renderli unici.
Cosa che accade già nel caso della prima traccia, Lurine Rae, che mescola atmosfere sognanti e riverberi a un testo enigmatico, ispirato a un’eroina di Deus Irae, romanzo di Philip K. Dick dai toni apocalittici.
Toni apocalittici e testi assieme onirici ed enigmatici sono il fil rouge delle dieci tracce, sospese fra post-punk e shoegaze, ancora una volta miscelati alla perfezione. Ne è un esempio perfetto Naos, secondo e bellissimo brano che si apre con potenti riff di chitarra e basso a cui si aggiungono voce e batteria a creare un trama sonora di sicuro impatto.
Mondi distopici, fantascienza, divinità dell’olimpo e egizie popolano le tracce di ’57’ : cosi non ci si deve nemmeno stupire che Iris, terzo brano dell’album, da cui sarà anche tratto un singolo e di cui è già disponibile un teaser, sia dedicato alla messaggera degli dei e dea dell’arcobaleno.
Shoegaze e new-wave convivono perfettamente nell’universo sonoro della band, ma sono rielaborati fino a sfumare e rendere solo allusioni quelli che sono i punti di riferimento, comunque sempre riconoscibili, del gruppo. The Cure, Lush, Bauhaus, Echo and the Bunnymen, sono tutti presenti sullo sfondo, senza che nessuno diventi preponderante rispetto al sound unico e originale degli Stella Diana.
Fra le tracce più interessanti Do Androids, brano che si avvale della collaborazione di Sebastian Lugli, dei Rev Rev Rev, la cui chitarra inconfondibile si aggiunge a quella di Dario Torre, aggiungendo ulteriore potenza e spessore al brano.
Destinata a divenire un altro singolo estratto dall’album, Der Sandmann, brano ispirato a un racconto gotico e fantastico del tedesco Hoffmann angosciante e perturbante. La musica si sposa perfettamente al tema: introdotta da un riff di basso martellante a cui si aggiungono solo in un secondo tempo chitarra e voce si presenta con un andamento inquietante, ma è anche uno degli episodi più riusciti dell’album, nel suo complesso eccellente.
Tracklist
- Lurine Rae
- Naos
- Iris
- Harrison Ford
- Ludwig
- Elaine
- Do Androids
- Mrs Darling
- Der Sandmann
- Lost children
8,2/10
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